domenica 21 agosto 2011

Parte o non parte?

Ho montato il motore, la ruota, il carburatore, il serbatoio. Ho messo pure la benzina, perché senza benzina non parte!! Anzi ho messo la miscela al 5%, ho preparato un litro di miscela al 5% e l'ho messa su una bottiglia di plastica. Ho riempito il serbatoio con questa miscela, ho aperto il rubinetto del deposito e ho dato qualche colpo al pedale per farla partire, ma niente!! Non parte, ho provato anche a dargli qualche colpo al pulsante che c'é nel carburatore per far entrare più miscela nel motore, ma la Vespa non da risposta!! Mah.. che cosa avrà??? Nel frattempo avevo da pulire tante cose nella vespa che mi sono messo a lavorare sulle altre cose. Stavo pensando che potrebbe essere il filtro dell'aria temporaneo che avevo messo che non funzionava come avrebbe dovuto funzionare, o forse poteva essere il carburatore?? Mah... Nel frattempo mi sono messo a pulire meglio la carrozzeria, ho smontato il bagagliaio laterale, pulito, grattato e messo antiruggine. Ho pulito il portapacchi posteriore, senza rimuovere il color grigio che ha.
In qualche punto l'ho grattato e ho visto che al di sotto é cromato! Quindi originalmente il portapacchi posteriore era cromato, e così lo voglio! Ma nel frattempo non mi metto a far questo lavoro senza tenere le carte della Vespa in regola. Ho cercato di pulire anche la cornice del paraginocchia o come si chiama. Ma é molto arrugginito e quindi più di tanto non ho potuto fare, comunque sono riuscito a far risplendere dove rimaneva il cromato. Uno dei tanti giorni che sono andato al negozio della piaggio a Madrid ho comprato del olio per cambio per la Vespa. Poi, con l'aiuto di Paco ho svitato 2 viti nella parte bassa del motore per riempire la parte del cambio con questo olio speciale. C' entrano circa 250ml di olio, ma si riempie fino a che non esce per la vite superiore. a questo punto ho avvitato le viti e poi, con la vespa nel garage ho provato a dargli due colpi di pedale, e Paco mi dice che suona bene, anche se non partiva. Ed ad un terzo colpo di pedale la Vespa si mette in moto nel garage, facendo un rumore assordante (era senza marmitta) e un fumo che ha riempito il garage. Al momento mi é entrato un po' di panico, perché non pensavo che mi partisse così, di colpo, senza un preavviso, e sentivo che le rivoluzioni del motore aumentavano e non sapevo come fermarlo (il filo dell'acceleratore non era collegato alla manopola dell'acceleratore e durante le prove precedenti avevo regolato la vite del minimo al massimo, così da accelerare, non al massimo ma quasi). In un istante mi é venuto in mente di staccare il cavo della candela così da spegnere il motore. Di colpo é tornato il silenzio e la nuvola di fumo si stava espandendo per tutto il garage, Paco era in fianco a me e con un grosso sorriso, ce l'avevamo fatta! Dopo 15 anni la Vespa aveva ricominciato a vivere e respirare! Aveva mille ragnatele e mille incrostazioni ma noi eravamo riusciti a risuscitarla! Mancava ancora tanto lavoro ma ora respirava!

mercoledì 17 agosto 2011

Cavi e cavetti

Nel negozio di Madrid (Vespa Roma) ho potuto trovare quasi tutti i pezzi di ricambio per la mia Vespa. Ho dovuto sostituire diverse cose, prima di tutto i cavi dell'acceleratore, del cambio, dei freni e i freni stessi. Il cavo dell'acceleratore era incastrato, allora ho sfilato l'intero cavo e copricavo, ma facendo così ho perso la guida che mi serviva per infilare il cavo nuovo. Infatti ho fatto una faticata per montare il cavo e copricavo nuovo dell'acceleratore. Per fortuna investigando per le varie fessure della vespa ho trovato i vari fori per dove doveva passare il cavo, c'é un buco sul suolo della camera dove si trova il carburatore ( sulla sinistra sotto la cerniera dello sportello), é un po' difficile trovarlo ma é simmetrico al buco per dove escono i cavi elettrici che vanno al motore e alla luce posteriore e passano per la camera del carburatore. Facendo entrare una guida (un fil di ferro o una guida da elettricista) ci siamo accorti che esce per un foro che si trova dietro il claxon, ma da lí doveva entrare in un altro foro che avrebbe portato la guida al tubo centrale del manubrio per poi arrivare al tubo orizzontale del manubrio. Allora, abbiamo fatto scendere un'altra guida dalla parte superiore del manubrio e facendola uscire dal buco dietro al claxon. Abbiamo faticato un po' ma alla fine ci siamo riusciti. Abbiamo unito le due guide formando una unica guida per far passare il copricavo. Ma al farlo passare per il foro dietro al claxon credo che si sia pizzicato un po', infatti quando abbiamo fatto passare il cavo d'acciaio é entrato con un po' di difficoltá e collegandolo al carburatore e alla manopola dell'acceleratore non scorre con fluiditá. Forse tra non molto cambieró un'altra volta il cavo.
Gli altri cavi li ho cambiati con maggior facilitá, visto che i cavi vecchi li ho usati come guida per quelli nuovi. L'unica difficoltá l'ho avuta con il cavo del freno di dietro che avevano sbagliato a darmelo, ma poi me l'hanno cambiato. Le pastiglie del freno davanti mi hanno detto che non erano consumate e che potedo tenerle mentre quelle di dietro non frenavano piú. Le ho ordinate e le ho montate, ma prima, visto che erano troppo nuove e che frenavano senza tirare il cavo, ho limato e carteggiato la pastiglia delle ganasce, fino a che, montandole non ostacolavano la ruota da girare.
Peró prima di montare il freno posteriore avevo pulito il motore, pistone, carburatore, acceleratore, e quindi potevo metterla in moto, ma non avevo il filtro dell'aria che l'avevo ordinato nel negozio a Madrid. Decisi di montare il motore nella sua sede, il carburatore, ruote, etc... A mo di filtro dell'aria ho messo una striscia di spugna arrotolata sulla presa dell'aria. La candela c'era e quindi ho provato a farla partire ma.....

sabato 30 luglio 2011

Dopo qualche anno

Dopo qualche anno che l'avevo abbandonata, 2 o 3, ho deciso di rimettermi all'opera. Anche perché, con la crisi, sono rimasto senza lavoro e con tanto tempo per dedicarmi a lei.
Mi sono messo a pulire il pistone che era abbastanza incrostato, ma pulendolo mi si é rotto una fascia elastica. Allora sono andato in una officina specializzata Piaggio a Madrid con la fascia integra e quella rotta e mi hanno detto che con questo non bastava, dovevo portare il pistone e il cilindro. Uffa... si perde un sacco di tempo a scendere fino a Madrid per poi andare alla officina e tornare. Con l'aiuto di Paco abbiamo smontato il pistone con un mini lanciafiamme!! Io non l'avevo mai fatto, ma con il suo aiuto ho imparato ed ora só come si fá. Per somtare il pistone bisogna togliere il perno che lo trattiene nella biella, scaldando il pistone con una fiamma (noi abbiamo usato una bombola del gas del CampingGAS con un adattatore che fa la fiamma, come quelle che si usano per accendere una grigliata o che usano gli idraulici per unire tra loro certi tipi di tubature che non usano il Theflon ) fino a che incomincia a far fumo, e con l'aiuto di vari pezzetti di legno incastrati tra loro per tener fermo il pistone e un martello per dare piccoli colpetti al perno per sfilarlo dalla sua sede. Se il pistone é abbastanza caldo il perno esce con molta facilitá. Attenzione a non scottarsi!! Nel frattempo ho pulito tutta la parte esterna del motore, sempre con petrolio e spazzolino da denti. Con il pistone e il cilindro sono andato a Vespa Roma, la officina-concessionaria autorizzata Piaggio di Madrid, una delle tante che ci sono a Madrid. Mi hanno preso le misure del cilindro e del pistone e con quello hanno ordinato le fasce elastiche che servivano per la mia moto. Da qui, avrò incominciato a pagare e pagare e pagare.... Già che c'ero nel negozio ho chiesto come si faceva per mettere in regola i documenti della Vespa e mi hanno detto che la prima cosa che dovevo fare é andare a Traffico (la nostra motorizzazione) e chiedere l'Historial (la storia) della Vespa, cioé guardano dentro gli schedari dei veicoli in circolazione e non per vedere a chi é intestato il veicolo, se ha multe, se é stata rubata, passaggi di proprietá, etc... poi tutte queste informazioni me le danno a me, cosí poi da rintracciare il proprietario e poter fare un passaggio di prorpietá. Ma di questo ne parleremo nella prossima puntata.... 

venerdì 24 giugno 2011

C'é tanto grasso.

Prima di smontarla del tutto la Vespa, ho scattato varie foto di lei e dei vari pezzi che la compongono e che erano in uno scatolone. Abbiamo incominciato a smontare il serbatoio, il carburatore non c'era, ma me l'aveva dato l'amico di mio cognato. Perché, a quanto pare, il carburatore che aveva si era rotto e quindi, l'amico di mio cognato se ne era fatto procurare uno nuovo, anzi usato ma funzionante. La parte esterna del motore aveva una grande quantità di sporco, olio, grasso e sasseti. Così con l'aiuto di mio suocero abbiamo incominciato a smontare il motore dal telaio, svitando dei grossi bulloni. Dopo aver staccato il motore dal telaio lo abbiamo messo sopra un coperchio rovesciato di ferro di una cucina a gas, che abbiamo usato come se fosse una grossa bacinella dove potevamo lavorare con prodotti chimici senza che questi potessero uscire e fare danni al pavimento o ad altri oggetti. Pulire il motore é stata la cosa più lunga e noiosa, c'era un tale strato di sporcizia e grasso che ad un certo punto mi ero stufato di fare quel lavoro e che non finiva mai. Il lavoro consisteva nel rimuovere il grosso del grasso misto polvere e sasseti-sabbia con una spatola o con un cacciavite e poi con un liquido derivato dal petrolio (una qualche varietá della benzina) che mio suocero chiamava petroleo sciogliere il grasso rimanente con l'aiuto di uno spazzolino da denti. Comunque dopo aver rimosso parte dello sporco con la spatola rimaneva ancora tanto grasso appiccicato al motore.
Nel frattempo abbiamo smontato anche il cilindro per pulire il pistone dalle incrostazioni formatisi nel corso degli anni. A causa del lavoro che mi portava via molto tempo e poi anche dalla grande quantitá di sporco che bisognava togliere dalla Vespa e dalla noia di questo tipo di processo, per un lungo periodo ho lasciato la Vespa per un'altra volta abbandonata, ma questa volta con il motore staccato dal telaio e con il cilindro aperto. Nel frattempo mio cognato mi ha procurato i pochi documenti che negli anni era riuscito a procurarsi ed un libro con la storia della Vespa, un libro interessante e che mi ha aiutato molto nel comprendere il mondo delle Vespe.

giovedì 16 giugno 2011

La facciamo a pezzi!

Prima di tutto bisognava studiare un po' di storia! Storia della Vespa. Della Vespa in Spagna. ?? E dove la trovo? Mah!
Sono italiano e manco conosco la storia della Vespa in Italia, figurati di quella in Spagna.... Ma, sono capitato nel posto giusto! Ho un suocero appassionato di Vespe. Mi ha raccontato che si comprò il primo modello quando arrivò per la prima volta nei concessionari spagnoli (1953), il famoso modello a faro basso, che in Italia si vendette a partire dal 1948. Quindi avevo una persona che era molto piú esperta di me in meccanica, ma sopratutto in Vespe. Mi ha aiutato a smontarla per poterla pulire accuratamente e mi ha insegnato vari trucchetti per pulirla dall'olio e per smontarla senza danneggiarla. Mi ha anche raccontata che una volta mentre stava rimontando i 2 pezzi del carter gli si é crepato uno dei 2 pezzi, così, da essere inservibile. Non ho idea di cosa ne abbia fatto di quella vespa, ma un giorno glielo chiederò. É rimasto sempre innamorato di questi scooter, al punto che un anno ne compró un modello, che era stata abbandonata in un garage da una persona, la cui non si rifiutò a cederla a mio suocero e mio cognato. Tutti e due si sono messi a restaurarla ed al giorno d'oggi la tiene mio cognato nel garage di casa sua funzionante. Insomma se ho dei dubbi posso sempre chiede a loro.

Ma vediamo un po' come é arrivata la famosa Vespa in Spagna. Abbiamo detto che il primo modello é entrato in produzione nel 1948, a Pontedera, Toscana, Italia, dalla fabbrica della famiglia Piaggio. Dopo il grande successo in Italia venne costruita una fabbrica in Spagna, nella periferia di Madrid, credo che oggi non esista piú quella fabbrica. Una volta che in Italia la produzione di un determinato modello si fermava e si passava al modello successivo, si cambiavano i macchinari per la sua produzione e quelli vecchi si portavano nella fabbrica in Spagna. Quindi in Spagna si sono prodotti modelli di Vespe uguali (o quasi) a quelli prodotti in Italia, ma in periodi differenti, da 2 a 5 anni piú tardi.
Dopo aver saputo questo, abbiamo incominciato a fare a pezzi la Vespa per poterla pulire, abbiamo smontato il motore dal telaio, smonatato le ruote, il serbatoio, e molte altre cose.

mercoledì 15 giugno 2011

Da dove viene?

La storia di questa Vespa é un po' incasinata...
Ma prima d'incominciare a raccontare da dove é saltata fuori, vi devo informare che sono uno dei tanti italiani residenti all'estero, precisamente al El Escorial, nella provincia di Madrid, Spagna. Vivo qui da ormai 5 anni, ho cambiato casa una volta, i primi mesi vivevo a Madrid in una casa della famiglia di mia moglie dove in passato viveva mio cognato. Ed é proprio qui che mio cognato ha la colpa di tutto, con la complicità di un suo amico l'hanno portata a casa visto che era stata abbandonata per la strada (da quello che mi hanno raccontato). L'amico di mio cognato ha cercato di metterla in modo, (riuscendoci) e sistemare i documenti (senza esito), ma la cosa si é fermata là! Dopo di che, a causa del poco tempo a disposizione, l'hanno lasciata nella casa di Madrid della famiglia di mia moglie con l'idea che un giorno qualcuno avrebbe potuto sistemare e mettere a posto i documenti. Ma é rimasta ferma per anni nel garage (piú di 10).
Poi sono arrivato io, in passato mi sarebbe piaciuto averne una e questa era la occasione buona, ma a causa del lavoro che avevo in quel periodo non avevo molto tempo da dedicarci e non avevo le conoscenze meccaniche sul modello.
Dopo circa un anno che vivevo in Spagna, la casa é stata venduta ma la Vespa é stata portata in una casa del El Escorial dove il garage é piú grande e quindi piú comodo per lavorarci. Quindi, ho incominciato a interessarmi piú seriamente e dopo che mio cognato e suocero mi hanno detto che se avevo tempo e voglia per dedicarmi al suo restauro potevo tenerla per me e metterla a mio nome. Come? Non lo sapevo ancora! Ma con il tempo avrei studiato meglio sul lavoro da fare. L'unica cosa che avevo era la targa del veicolo, il numero di telaio e del motore, questi ultimi, però, erano nascosti dallo sporco e finché non avessi pulito accuratamente il motore non li avrei trovati.
Per il momento la prima cosa che mi interessava era pulirla e metterla in moto, quindi in un viaggio alla mia città natale tornai con un set di pneumatici nuovi, anche se li avrei trovati facilmente anche qui a Madrid!
Alla prossima.

martedì 14 giugno 2011

Com'era?

Un Saluto a tutti quelli che mi seguono, questa é una foto fatta nel gennaio 2008, quando io e Paco abbiamo incominciata a smontarla per pulire il motore accuratamente in tutti i suoi dettagli. Questa é una foto scattata per testimoniare in che condizioni si trovava la Vespa prima di metterci le mani. Vi sarete accorti che manca il sedile, il fanale, il clacson e altre piccole cosine. Non vi preoccupate perché erano state messe su uno scatolone a parte. Poi vedremo che cosa abbiamo tra sedili e parti cromate e portapacchi. Alla prossima.